Il Welfare Aziendale passa anche dal sonno, parola dello Sleep Coach Loris Bonamassa

Il Welfare Aziendale passa anche dal sonno, parola dello Sleep Coach Loris Bonamassa

Il metodo Bonamassa entra nelle aziende con corsi di formazione dedicati ai dipendenti perchè investire sulla qualità del riposo del personale ottimizza le performance.

 

Il welfare aziendale passa anche dal sonno. L’interconnessione tra lavoro, produttività, sonno e l’impatto uno sull’altro sono temi ancora poco affrontati.

Un riposo limitato e poco ristoratore ha una forte influenza sulle capacità cognitive, la salute fisica e il benessere emotivo con conseguenze decisive sulle prestazioni lavorative e la produttività, mentre una buona giornata produttiva può anche portare a una migliore qualità del sonno e a un miglior bilanciamento della relazione lavoro/vita privata.

L’impatto sulle aziende e sui dipendenti

In Italia si stima che il deficit di sonno fa perdere produttività alle aziende fino a 5 miliardi* di euro all’anno, costi che derivano principalmente da ospedalizzazioni, infortuni sul lavoro, assenteismo, perdite di produttività e riduzione delle performance in generale.

Dai risultati del recente Report** “The Organizational Cost of Insufficient Sleep” si evidenzia come dormire in modo corretto costituisca un presupposto fondamentale per rendere meglio sul lavoro.

L’umore, la salute e l’attenzione migliorano con effetti positivi anche a livello economico aumentando l’orientamento ai risultati, l’efficacia del problem solving, il sostegno ai colleghi e una maggiore accettazione delle diversità interne alle aziende.

Investire sulla qualità del sonno è quindi una lungimirante attività di welfare aziendale e di efficienza organizzativa, uno dei benefit che le aziende dovrebbero dare ai loro dipendenti, ma non può essere il risultato di mere raccomandazioni, occorre affidarsi a metodi chiari e a veri e propri percorsi dedicati al corretto apprendimento.

Educazione al sonno come benefit

A questa necessità risponde il metodo sviluppato dal dott. Loris Bonamassa, il più rilevante Sleep Coach d’Italia, pioniere della cultura multidisciplinare del sonno e fondatore della STB Sleep Trainer Bonamassa Academy.

Un rapporto sonno-lavoro gestito in modo non adeguato crea effetti negativi su salute, sicurezza e performance aziendali.  Per ragioni diverse dormire male impatta sia sul benessere dei dipendenti che sui risultati dell’azienda. Quindi, le conseguenze sono tangibili a livello psicologico, sociologico ed economico. Incide sulla qualità delle attività svolte, sull’armonia e la serenità dell’ambiente di lavoro, sull’equilibrio e sull’affiatamento nelle relazioni aziendali ma anche sui bilanci a prescindere dalla dimensione dell’organizzazione” afferma Bonamassa.

Secondo l’esperto, per aiutare imprenditori, manager, responsabili HR, professionisti a fronteggiare in modo efficace le problematiche ad una gestione non corretta del sonno e le conseguenze che si producono a breve e lungo termine, è necessario un approccio strutturato, ossia l’organizzazione di un percorso di formazione all’interno dell’aziende dedicato ai dipendenti soprattutto quelli che ricoprono ruoli di responsabilità o che devono svolgere attività particolarmente stressanti.

Corsi di formazione mirate

I corsi di formazioni per il personale, organizzati della STB Sleep Trainer Bonamassa Academy, vengono studiati ad hoc in base alle esigenze delle singole aziende in termini di figure professionali da coinvolgere e tempo a disposizione.

Il percorso formativo completo che è composto da un primo momento focalizzato sull’analisi del sonno (dalle quattro fasi, ai ritmi circadiani all’individuazione del cronotipo), seguito dalla    bio-metria ossia l’individuazione delle caratteristiche oggettive che influenzano la qualità del sonno. Si passa poi all’analisi psicografica che considera lo stile di vita, il tipo di mindset e le interferenze interne ed esterne.

Il corso si conclude con un focus sugli ausili del sonno che possiamo avere e un approfondimento sull’ambiente nel quale si svolge l’attività di riposo. “Lungo tutto il percorso le persone sono sempre coinvolte direttamente anche con attività pratiche con l’obiettivo di far terminare loro questa esperienza affinché abbiano maggior consapevolezza di sé e possano essere in grado di applicare ciò che hanno imparato in totale autonomia” sottolinea Bonamassa.

*Istituto Superiore di Sanità

** Indagine di McKinsey & Company condotto su 81 aziende e 189.000 persone in tutto il mondo

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